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SUPERBONUS 110%, BISOGNO DI CERTEZZE

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/ Pubblicato in: Bonus Edilizi
SUPERBONUS 110%, BISOGNO DI CERTEZZE 2676 0

I limiti nella cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi, non permettono alle famiglie e alle imprese una pianificazione certa degli investimenti

articolo di CAF News 24

Lo stop alla cessione del credito rischia di provocare un corto circuito economico e ammanchi nelle entrate dello stato.

La disamina delle disposizioni contenute nel decreto sostegni 3 (DL 4/22), potrebbe costituire una misura efficace per il contrasto alle frodi nel settore. Tuttavia, la restrizione riduce in modo significativo le concrete possibilità di accesso al finanziamento degli interventi agevolati, attraverso lo strumento delle cessioni di credito.

Dunque il blocco alla cessione crediti, oltre a comportare un freno agli investimenti nel settore principalmente interessato dalle misure, avrebbe effetti anche sulle casse dello stato segnando perdite di gettito in termini di imposte.

Per questo bisogna trovare una mediazione e correggere la disposizione.

Il sito di Poste ha sospeso il servizio di cessione del credito, Cassa Depositi e Prestiti, Banco BPM e le Banche di Credito Cooperativo, mentre al momento il servizio opera secondo le nuove regole in Unicredit e BNL.

Sul Superbonus 110% come sugli altri bonus edilizi, servono certezze per permettere alle famiglie italiane e alle imprese di pianificare con tranquillità gli investimenti.

Il tema cessione dei crediti sta paralizzando l’intero settore, rischiando di far fallire centinaia di imprese italiane. Inaccettabile cambiare le regole in corso d’opera, non prevedendo gli effetti deleteri sull’economia e sull’occupazione che queste potrebbero generare.

Il Super bonus 110% rallenta per via dell’introduzione dei limiti nella cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi. Nel tentativo di fermare le frodi si rischia di imballare il sistema e non è una buona notizia.

La panacea ai mali non è la soluzione di ripiego troppo spesso adita, servono scelte coraggiose tese invece a fornire certezze alle famiglie ed ai cittadini, può aver senso limitare le cessioni fra soggetti privati, ma sicuramente è un suicidio mettere sullo stesso piano Poste Italiane o Cassa Depositi e Prestiti con l'ultima delle società "cartarie" messa in piedi dai truffatori di turno.

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