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BONUS IDRICO ANCHE PER LE SPESE SOSTENUTE NEL 2022
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BONUS IDRICO ANCHE PER LE SPESE SOSTENUTE NEL 2022

Il Bonus Idrico introdotto con la Legge di Bilancio 2021 è un’agevolazione fiscale rivolta a privati ed esercizi commerciali, che rientra nelle misure di efficientamento energetico approvate dal Governo. Nel dettaglio si occupa di promuovere il risparmio d’acqua attraverso il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di lavandini, docce, rubinetti e sanitari a limitazione di flusso d’acqua. Nelle spese rientrano anche le opere di smontaggio e dismissione dei sistemi idrici preesistenti.

Il rimborso è previsto fino a un massimo di 1.000 euro per le spese sostenute dal 1/01/2022 al 31/12/2022. La scadenza della presentazione della domanda di rimborso per gli interventi effettuati nel 2021 era fissata al 30/06/2022, con la Legge di Bilancio 2022 la misura è stata prorogata per gli interventi dell’anno corrente con la possibilità di richiedere l’agevolazione fino al 31/12/2023.

Il Bonus Idrico 2022 può essere richiesto una sola volta, indipendentemente dall’ISEE e per un solo immobile per cui si attesta di essere titolari del diritto di proprietà, e a fronte di spese effettuate con mezzi di pagamento tracciabili.

Questo Bonus è affiancato dal Bonus Idrico Integrativo 2022, il Bonus sociale acqua che consente, ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 8.265 euro e nel caso di più di 4 figli a carico non superiore a 20.000 euro, di ricevere una percentuale di rimborso sull’ammontare delle spese idriche presenti in bolletta.

Come richiedere il Bonus Idrico 2022? È necessario accedere alla piattaforma del MITE (Ministero della Transizione Ecologica) utilizzando lo SPID o la CIE. Successivamente la piattaforma richiederà di allegare alcuni documenti:

  •          la fattura o il documento commerciale con l’indicazione del codice fiscale del richiedente e  l’importo della spesa sostenuta;
  •          le specifiche dei dispositivi acquistati;
  •          l’identificativo catastale dell’immobile;
  •          la dichiarazione che attesti di non aver già usufruito di altre agevolazioni per le stesse spese;
  •          l’indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.)

La modalità di rimborso precedente prevedeva l’accredito direttamente in conto corrente, mentre nel 2023 è prevista l’erogazione dell’aiuto sottoforma di detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi

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