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SUPER RIDUZIONE IMU PER PENSIONATI ESTERI

Del primo acconto IMU 2022 abbiamo già trattato su queste pagine, vediamo una particolare categoria di contribuenti beneficiati da un importante sconto: i pensionati esteri.

Per coloro che essendo pensionati vivono fuori dei confini nazionali solitamente veniva riconosciuta una riduzione del 50% dell’importo riferito all’IMU, ma che scende ulteriormente solo per l'IMU relativa all’anno in corso.

Lo sconto del 50% era stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 e aveva preso il posto della vecchia esenzione: della riduzione se ne aveva diritto solo in presenza di specifici requisiti.

Ma per l’anno 2022 cambiano ancora una volta le agevolazioni IMU previste per i pensionati esteri.  

Per l'anno 2022, i contribuenti non residenti, titolari di pensione estera, per l'unico immobile posseduto in Italia, a titolo di proprietà o usufrutto, che non sia stato locato o dato in comodato d'uso, devono versare solo il 37,5 per cento delle somme dovute, dunque una riduzione che passa dal 50% al 62,50%.

In precedenza, la Legge n. 178 del 2020, colmando il vuoto lasciato dalla vecchia esenzione prevista, ha ridotto alla metà il pagamento dell'imposta municipale propria e ha previsto il versamento in misura ridotta di due terzi per la tassa sui rifiuti. Con questo nuovo intervento e solo per il 2022, la portata dell'agevolazione è passata dal 50 al 62,5 %.

Chiarita la nuova misura della base imponibile IMU, serve avere miglior contezza dei requisiti correlati all’agevolazione.

Quante unità immobiliari: lo sconto è applicabile per una e una sola unità immobiliare a uso abitativo.

Tipo di contratto: l'abitazione non deve essere locata o data in comodato d'uso;

Diritto reale: l'immobile deve essere posseduto in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti che abbiano OBBLIGATORIAMENTE i seguenti requisiti:

  1. non essere residenti nel territorio dello Stato;
  2. essere titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l'Italia;
  3. essere residenti in uno Stato di assicurazione, diverso dall'Italia.

Volendo correlare la riduzione attuale del 62,50% con l’esenzione in vigore nel passato ai fini del requisito è stato rimosso l'esplicito richiamo all'iscrizione all'AIRE, Anagrafe Italiana Residenti all'Estero.

La Commissione UE, infatti, aveva avviato contro l'Italia una procedura di infrazione, conclusa il 30 ottobre 2020, sottolineando il trattamento preferenziale e potenzialmente discriminatorio in favore dei pensionati italiani.