Caf News 24, Modello 730

MANCA DAVVERO POCO

Stefano Ceci

Ogni campagna fiscale è una storia a se, un percorso costellato di speranze, incontri, confronti, delusioni, approfondimenti e vittorie.

Cambiano gli scenari, cambiano gli strumenti, ora più “smart”, più immediati, più efficaci; sciami di bit hanno preso il posto della carta penna e calamaio, all’epoca fedeli (ed unici) compagni delle mie prime notti piegato sui modelli di dichiarazione dei redditi.

Di campagne fiscali ne ho vissute tantissime, tutte protese al raggiungimento del perituro momento in cui l’ultimo allegato veniva con cura chiuso all’interno della busta contenente la dichiarazione dei redditi.

Molto negli anni è cambiato, ho modificato il target dei miei clienti, ho cambiato i luoghi ove ho consumato le energie, ho avuto al mio fianco nuovi e fantastici compagni di viaggio, ho subito un irreversibile incanutimento, beh ….. in tutto questo moto perpetuo ….. solo una cosa non è cambiata: la soddisfazione ed il profondo senso di liberazione che accompagna oggi come allora, la chiusura dell’ultima dichiarazione.

Un gesto all’epoca suggellato da una decisa spennellata di Coccoina, mentre oggi, con un meno romantico e profumato click. Un atto che racchiude mesi di lavoro e li riassume in un’aspettativa prima esclusivamente riconducibile alla reazione (a volte scomposta) dell’assistito al calcolo delle imposte, oggi a questa (che non manca mai), vi è da aggiungere l’assai meno romantico esito dei controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Quest’anno, questo momento cadrà lunedì 02 ottobre, infatti la scadenza è ordinariamente prorogata se coincide con sabato o domenica.

Tralasciando la presentazione diretta e quella tramite sostituto d’imposta, ripercorriamo in maniera assai sommaria la strada che porta alla trasmissione della dichiarazione da parte del CAF.

Se si sceglie il CAF, il contribuente deve conferire delega per permettere agli operatori di accedere ai propri documenti.

Solo successivamente il CAF potrà effettuare richieste di download dei documenti relativi a singoli contribuenti, attraverso le funzionalità rese disponibili all’interno dell’area autenticata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

Gli uffici del CAF dovranno ricevere dal contribuente:

  1. delega per l'accesso al modello 730 precompilato,
  2. il modello 730-1, in busta chiusa,
  3. la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione (nello specifico, i documenti che dimostrano il diritto alle deduzioni e detrazioni richieste in dichiarazione).

Attenzione

I documenti relativi al modello 730/2023 vanno conservati fino al 31 dicembre 2028.

Entro il 2 ottobre 2023, il CAF consegna al contribuente una copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione, modello 730-3, elaborati sulla base dei dati e dei documenti presentati dal contribuente.

È sempre consigliabile, confrontarsi con il contribuente per effettuare un controllo sulla dichiarazione consegnata, al fine di rilevare che i dati inseriti siano corretti e coerenti con la situazione di quest’ultimo.

Abbiamo idealmente superato il 2 del mese di ottobre, cosa ci aspetta?

Dal momento che il CAF ha l'obbligo di verificare che i dati indicati nel modello 730 siano conformi ai documenti esibiti dal contribuente (relativi a oneri deducibili e detrazioni d'imposta spettanti, alle ritenute, agli importi dovuti a titolo di saldo o di acconto oppure ai rimborsi) viene rilasciato per ogni dichiarazione un visto di conformità.

Nel caso il visto si riveli infedele, cioè i documenti siano difformi rispetto a quanto inserito nel modello 730, il CAF sarà tenuto al pagamento di una somma pari al 30% della maggiore imposta, sempre che il visto infedele non sia stato indotto dalla condotta dolosa o gravemente colposa del contribuente.

Ricordo infine che, nel caso l'infedeltà del visto non sia già stata contestata, il CAF potrà trasmettere una dichiarazione rettificativa del contribuente ovvero, se il contribuente non intende presentare la nuova dichiarazione, possono trasmettere una comunicazione dei dati relativi alla rettifica; in tal caso la somma dovuta a titolo di sanzione è ridotta applicando le disposizioni sul ravvedimento operoso.