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L’AGENZIA FORNISCE UN CALENDARIO DEI VERSAMENTI A SEGUITO DI DILAZIONE DEL SALDO E PRIMO ACCONTO

Stefano Ceci

Su Fisco Oggi è stato pubblicato il calendario dei versamenti delle imposte a saldo ed in acconto per tutti coloro che, titolari di partita iva, fossero nelle condizioni di poter beneficiare dello slittamento dal 30 di giugno al 20 di luglio (ricordo che coloro che beneficeranno, sono solo parzialmente fortunati, in quanto di converso subiranno il capestro degli ISA); a questi “baciati dalla fortuna” viene ulteriormente riconosciuta, la possibilità di versare le imposte fino alla data del 31 luglio ( lo scorso anno era il 20 agosto) maggiorando però i versamenti dell’interesse dello 0,40%.

A differenza del passato, la maggiorazione sarà calcolata in ragione dei giorni intercorrenti dal 20 al 31 luglio (lo scorso anno pur se diluita in un mese, era comunque fissa, immagino che tale soluzione tragga origine dal mal celato tentativo di disincentivare al massimo l’utilizzo della procrastinazione dei versamenti).

La questione già di per se articolata, tende a complicarsi laddove vengono interessati dalla proroga anche dei soggetti non titolari partita iva. Questo accade ad esempio per i redditi di partecipazione da quadro H, oppure sempre nel quadro H nei casi di tassazione per trasparenza, tale dilazione interessa ovviamente sia le imposte che i contributi ascrivibili ai soci di società.

La complicazione oltre a risiedere nell’individuazione delle fattispecie che permettono anche ai non titolari di partita iva di godere della proroga, consiste nell’individuazione delle diverse scadenze delle rate, laddove pur nelle more della proroga, riferite a titolari o meno di partita iva.

Anche se non se ne sente l’esigenza, spendo due parole sui motivi per cui, anche un non titolare di partita iva possa trovarsi nelle condizioni di beneficiare della proroga prevista per i soli titolari di partita iva (quello appena letto non è uno scioglilingua, ma se l’aveste letto fluentemente complimenti, consiglio di candidarvi come speaker radiofonici).

Il miracolo o meglio questa sorta di proprietà commutativa di un beneficio da un soggetto all’altro è originato dal fatto che se la società è soggetta alla proroga per la determinazione del reddito è evidente che anche chi vi partecipa è attratto dallo spostamento dei termini.

Manca però l’ultimo aspetto da analizzare che poi è l’evento che genera le maggiori complicazioni.

Per semplicità potrei riassumerlo in una formula: “data una dilazione di saldo ed acconto in 5 rate, se riferita a soggetti sia titolari che no di partita iva, le deleghe avranno scadenze diverse a seconda che siano riferite all’uno oppure all’altra tipologia di contribuente, dunque le deleghe ….. ricevono una spinta dal basso verso l’alto pari al doppio di esse !!!! “

Senza scomodare Archimede, volevo far luce sull’ulteriore (ultimo) aspetto e cioè che i titolari di partita iva hanno un termine per i pagamenti diverso rispetto ai non titolari di partita iva, i primi versano il 16 di ciascun mese, i secondi entro la fine del mese.

Per questo motivo è opportuno l’intervento della rivista dell’Agenzia delle Entrate che fornisce un calendario dei diversi termini di versamento laddove riferiti al soggetto autorizzato alla proroga sia esso titolare che non, di partita iva.

RATA

VERSAMENTO

INTERESSI %

VERSAMENTO

INTERESSI %

20 luglio

0,00

31 luglio(*)

0,00

21 agosto

0,29

21 agosto

0,18

18 settembre

0,62

18 settembre

0,51

16 ottobre

0,95

16 ottobre

0,84

16 novembre

1,28

16 novembre

1,17

(fonte: FISCO OGGI)

RATA

VERSAMENTO

INTERESSI %

VERSAMENTO

INTERESSI %

20 luglio

0,00

31 luglio(*)

0,00

31 luglio

0,11

31 luglio

0,00

31 agosto

0,44

31 agosto

0,33

2 ottobre

0,77

2 ottobre

0,66

31 ottobre

1,10

31 ottobre

0,99

30 novembre

1,43

30 novembre

1,32

(fonte: FISCO OGGI)

La prima tabella riguarda i soggetti titolari di partita iva (ad esempio la società), la seconda invece i non titolari di partita iva (ad esempio i soci).

(*) in entrambi i casi il versamento da farsi entro il 31 luglio sarà aumentato dello 0,40% in ragione dei giorni intercorrenti fra la data di effettivo pagamento ed il 20 del mese di luglio.

In entrambi i casi gli ulteriori interessi da dilazione diminuiscono (l’ultima colonna a dx) nel caso si fosse proceduto allo slittamento della prima rata al 31 luglio, in quanto preliminarmente assorbiti dallo 0,40%.

Per effetto delle diverse scadenze i non titolari di partita iva si troveranno a fare il 31 luglio un versamento doppio.

Concludo con un’esemplificazione, dove A sarà la società e B i soci non titolari di partita iva, nello schema si vedranno le scadenze riferite alla medesima dilazione richiesta per la società e per i soci in funzione del reddito di partecipazione a quest’ultima. Tale operazione genererà 11 deleghe e 10 scadenze (la prima per i non titolari di partita iva sarà doppia).

Chiarisco ulteriormente che, la dilazione del titolare di partiva iva non comporta la conseguente ed automatica dilazione dei versamenti per il non titolare di partita iva ad esso collegato, lo stesso dicasi nel caso contrario.

A

B

31 LUGLIO

A

B + B

21 AGOSTO

A

31 AGOSTO

B

18 SETTEMBRE

A

2 OTTOBRE

B

16 OTTOBRE

A

31 OTTOBRE

B

16 NOVEMBRE

A

30 NOVEMBRE

B