Caf News 24, Bonus Edilizi

KEEP CALM AND CARRY ON

Ieri siamo ritornati a parlare delle comunicazioni e possibilità di cessione, ovvio (per i soli distratti) solo con riferimento allo spostamento dei termini delle pratiche 2022 dal 16 di marzo al 31 di marzo. Volendo rimare nel solco dell’ottimismo proviamo a delineare con maggiore chiarezza il perimetro del blocco, perché in questi giorni ne sento di tutti i colori, si passa, da paventare il blocco totale delle detrazioni per approdare pervicacemente alla fine della democrazia!!!

Tanta disinformazione ed un briciolo di malafede, stanno mettendo in forte allarme: i cittadini, le imprese ed il mondo dell’assistenza fiscale.

Per questo, al grido di “keep calm and carry on” proverò per quanto mi sarà possibile, a liberarci dai cupi cirri, che minacciosamente ci sovrastano.

Primo concetto che dobbiamo fissare nella nostra mente, non c’è stato alcun blocco alle detrazioni per bonus edilizi.

Ma esclusivamente un blocco delle operazioni di cessione e sconto a questi riferite.

Alcuni escalmeranno …. E ti pare poco ?

Intanto, questo ci deve far comprendere che nessuna limitazione alla fruizione delle detrazioni è stata attuata, semmai se ne è provato a ridurre l’impatto sui conti pubblici.

Per comprenderne l’effetto deflagrante, oltre l’efficacissimo assioma: per ogni cittadino = 2.000 euro di debito pubblico in più, può tornare utile sapere che ad oggi solo 6,6 miliardi sono i crediti edilizi ceduti e compensati, quindi certi nella loro impatto sui conti pubblici, mentre invece, sono 58,4 mld quelli ceduti che verosimilmente saranno “consumati” dai cessionari, mentre dei residui miliardi maturati non si sa nulla.

Nell’ambito delle rilevazioni economiche pubbliche, l’incertezza è il nemico numero 1, infatti a differenza del vulgo popolare che arriva a sentenziare che: per pagare così come per morire vi è sempre tempo; nei conti pubblici la certezza, è l’elemento fondamentalmente posto a base delle leggi di bilancio, come dire, stante l’utilizzabilità negli anni a venire non essere in grado di stimarne preventivamente l’impatto, getta ombre lunghe e sinistre (da tutti i punti di vista).

Le variabili che riguardano la loro utilizzabilità sono tantissime, sappiamo infatti che i crediti, per i diversi motivi già esplicitati su queste pagine, sono da tempo ancora fermi al palo. Per questo l’esecutivo sta valutando la possibilità (sempre con riferimento al maturato) di trovare la strada per chiudere la partita, cercando di sbloccarli.

A questa esigenza rispondono le diverse proposte che si sente riportare dai diversi media; si parla di compensazione con F24, sempre con riferimento ai crediti al momento utilizzabili e come già scritto, per agevolare lo “scorrimento” di tali posizioni sono state messi in campo provvedimenti che dovrebbero fornire certezze relativamente ai temutissimi rischi di incappare in episodi di “malaffare” .

Riservandomi nei giorni a venire ulteriori approfondimenti in riferimento all’evoluzione della questione propongo un semplicissimo riassunto (per i dettagli fare riferimento gli artt. del 18 e 20 febbraio 2023):

  1. per i lavori già formalmente iniziati non cambia nulla;
  2. per i nuovi lavori resta la sola detrazione in dichiarazione dei redditi;
  3. le Pubbliche Amministrazioni non possono acquistare crediti.
  4. viene introdotta una norma a salvaguardia dei cessionari estranei ad atti dolosi, solo se in possesso di un preciso elenco di documenti probatori della buona fede.