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IL DECRETO SEMPLIFICAZIONI INTERVIENE SUI TERMINI RELATIVI ALL’OPERATIVITA’ DEL RUNTS

Oggi mi prendo la libertà di interessare questa rubrica di questioni che specificatamente interessano le nostre sedi di MCL e che si potrebbe immaginare solo marginalmente interessare le vicende che quotidianamente trattiamo; nulla di più sbagliato, la riforma del terzo settore prevede un profondo e proficuo riassetto delle attività ascrivibili agli enti come MCL. Processo questo, destinato ad impattare in maniera determinante con i servizi che svolgiamo, ma soprattutto fornirà strumenti che nel prossimo futuro sempre di più potremo utilizzare.

Chi mi ha seguito nelle numerose dissertazioni degli ultimi tempi sulla piena operatività del RUNTS, ossia il Registro chiamato ad accogliere tutte le realtà operative nell’ambito del terzo settore, avrà avuto modo di sentire che la data del 20 agosto sarebbe stata la “dead line” del sofferto processo di trasmigrazione delle nostre realtà all’interno del Registro Unico del Terzo Settore. 

Chiarisco che non sarà questa la sede per una rilettura delle norme del DLGS 117/17 (ovvero la riforma del terzo settore), per questo consiglio vivamente la consultazione di un semplice ma completo opuscolo al seguente indirizzo:

https://www.mcl.it/Portals/0/Slide_Riforma_Terzo_Settore_WEBDEF.pdf?ver=2022-07-15-003819-497

ma questo intervento lo voglio fare per due motivi:

  1. Chi è con MCL deve necessariamente rendersi conto di quanto opportuna sia stata questa scelta, perché MCL è una Rete Associativa APS e come tale sarà sempre più veicolo di opportunità.   
  2. Le norme per le APS (anche fiscali) promuovono MCL e le proprie sedi decentrate come principali attori nella realizzazione e gestione dei servizi, compresi quelli di natura fiscale.

Da questo si comprende la centralità che in questo periodo ha l’evoluzione della vicenda RUNTS, chiarendo che non vi potrà essere un’APS non accolta all’interno del RUNTS, per cui saranno destinatari delle norme e delle opportunità solo ed esclusivamente quegli enti (MCL nazionale, regionale, provinciale e relativi circoli) trasmigrati all’interno del Registro.

Come riportato in apertura, il Decreto semplificazioni nella sua approvazione finale porta con sé   alcune importantissime modifiche: la prima riguarda il differimento al 31 dicembre 2022 dei tempi previsti per l’adeguamento degli statuti con le maggioranze previste per l’assemblea ordinaria. Il differimento del termine è previsto dall’art. 26 – bis del D.L. n. 73/2022. Tale termine era già spirato il 31 maggio scorso ed ora torna a rivivere (siamo alla terza proroga consecutiva). Sarà dunque possibile entro il 31 dicembre 2022, facendo ricorso all’assemblea ordinaria, modificare gli statuti delle APS al fine di recepire le disposizioni di cui al D.Lgs n. 117/2017. Importante ricordare che tale proroga interessa le sole modifiche indifferibili, lasciando invece all’assemblea straordinaria (quella col notaio per intenderci) le ulteriori modifiche degli statuti non direttamente correlate a quegli elementi definiti indifferibili (cioè obbligatori) per essere considerati ETS (Ente del terzo Settore). L’agevolazione non riguarda solo gli aspetti economici, cioè notaio si o notaio no, ma anche i quorum più qualificati previsti per le adunanze straordinarie.

A noi di MCL tale proroga interessa il giusto, infatti in più interventi si è ribadito che la scelta per MCL dello statuto unico, libera tutte le realtà sul territorio da tale adempimento, avendovi provveduto direttamente MCL nazionale, alle Sedi basterà un semplice atto di adesione allo statuto nazionale ed alle eventuali modifiche successive.

Le proroghe che invece ci interessano di più sono altre due e specificatamente:

  1. la sospensione dei termini dal 1° luglio al 15 settembre prossimo per effettuare i controlli durante la fase di trasmigrazione al RUNTS. Risulta così differito il termine entro il quale gli uffici del suddetto registro sono tenuti ad accertare, entro 180 giorni, la sussistenza dei requisiti in capo agli enti medesimi, ai fini del mantenimento della qualifica nel Terzo settore. A dirla tutta questa proroga non è rivolta a noi, semmai è per gli uffici regionali del RUNTS, ma sicuramente impatta positivamente sul processo di trasmigrazione (che ricordo essere un processo automatico) garantendo più tempo e maggiori possibilità di monitoraggio sull’attività dei diversi registri RUNTS regionali, la saggezza popolare etichetta infatti la fretta, quale pessima consigliera.

  1. Siffatta sospensione “proroga” anche il termine decadenziale di 60 giorni concesso agli enti per fornire risposte alle richieste di integrazione e adeguamento degli uffici. Questo aspetto ha infatti generato grosse difficoltà alle nostre realtà destinatarie di richieste di modifiche o chiarimenti. Alla luce di tale provvedimento, i termini perentori stabiliti nelle richieste indirizzate alle diverse realtà sul territorio debbono intendersi sospesi per il periodo previsto dal 1° di luglio al 15 settembre, ad esempio una richiesta che avesse scadenza il 10 agosto, sarà automaticamente prorogata di 41 giorni.

   

Concludo auspicando che questa (utile) proroga se non fosse accompagnata da una serie di provvedimenti tesi a chiarire processi ancora di difficile attuazione e norme ancora “appese” (vedasi la fiscalità delle APS ancora in attesa dell’ok da parte della Commissione UE) rappresenterà, come per la vicenda degli statuti, la prima di una serie infinita di proroghe, che non assolvono solo a spostare i termini dell’operatività del Registro , ma piuttosto lasciano in un pericoloso “limbo” un sistema che a forza di scaldare i motori … rischia di fonderli …..