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GUAI A CREDERE CHE PER L’IMU L’ESENZIONE SIA DAVVERO TALE

CON DUE FAQ DELL’8 GIUGNO 2021, IL DIPARTIMENTO DELLE FINANZE DEL MEF HA FORNITO CHIARIMENTI IN ORDINE AGLI ADEMPIMENTI DICHIARATIVI IMU IN CASO DI ESENZIONI PREVISTE IN RELAZIONE ALL’EMERGENZA DA COVID-19 E AL CALCOLO DELL’IMPOSTA DOVUTA PER LA PRIMA RATA.

La dichiarazione IMU deve essere presentata ogniqualvolta “si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta” e, comunque, in tutti i casi in cui il Comune non è a conoscenza delle informazioni utili per verificare il corretto adempimento dell’imposta, le ipotesi delle esenzioni previste in relazione all’emergenza da Covid-19 sono da considerare nel perimetro degli eventi di cui il comune non ha conoscenza.

Pertanto, anche in quest’ultimo caso, i soggetti passivi dovranno presentare la dichiarazione, barrando la casella “Esenzione”.

Diversamente, l’obbligo dichiarativo non sussiste una volta che l’esenzione viene meno: per le agevolazioni legate all’emergenza Covid, che hanno carattere temporaneo per espressa previsione di legge, il periodo di durata è conosciuto dai Comuni e tale circostanza fa venire meno l’obbligo dichiarativo.

Ciò non vale, peraltro, per gli enti non commerciali per i quali, in base alla legge di Bilancio 2020, la “dichiarazione deve essere presentata ogni anno”.

Come calcolare acconto e saldo IMU

Il calcolo dell'IMU 2021, separatamente per acconto e saldo, si deve effettuare in base alle effettive condizioni soggettive e oggettive dell'immobile intervenute nel corso del primo e del secondo semestre e non come 50% dell'imposta annua.

Pertanto, per un immobile acquistato il 1° giugno 2021 la prima rata dell’IMU, da versare entro il 16 giugno, deve essere proporzionata a 1 mese di possesso e non deve essere parametrata al 50% del calcolo dell’imposta effettuato su 7 mesi.