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COME CALCOLARE IL 30% PER AVERE DIRITTO AL BONUS ENTRO IL 30 GIUGNO 2022

IL RAPPOPRTO FRA SAL DEL 30% CON IL CORRETTO CRITERIO PER IL CALCOLO

Nel “mare magnum” delle incertezze legate alla sopravvivenza dei vari bonus i proprietari delle villette unifamiliari si stanno interrogando su come programmare i lavori del 2022 con lo scopo di massimizzare i benefici del superbonus anche perché la manovra agevola al 110% le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 solo a coloro che potranno dimostrare di aver effettuato lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo alla data del 30 giugno 2022.

Le criticità di una siffatta dead line sono facilmente immaginabili, i committenti dovranno confrontarsi con la carenza di materie prime e strutture di servizio oltre alla scarsa disponibilità delle imprese anche alla luce delle recenti modifiche dei meccanismi di cessione / sconto.

Ma non basta, sarà decisivo anche comprendere come calcolare il 30%.

Le prime interpretazioni delle entrate su questo concetto, fanno esplicito riferimento all'interpello 791 del 2021 e sono (purtroppo) molto estensive, infatti coinvolgono nel calcolo percentuale tutti i lavori programmati anche con differenti detrazioni e probabilmente anche quelli non agevolati.

In siffatta ipotesi si tratterebbe perciò del 30% sul totale complessivo del capitolato dei lavori, a questo punto per raggiungere l'obiettivo richiesto senza esporsi a rischiosi frazionamenti artificiosi, ci si chiede se non sia più opportuno rinviare qualche intervento minore al futuro anno oppure al 2024, quando chiuso il capitolo 110% con invece ancora attivo il 50% sulle ristrutturazioni.

E’ vero che l’Amministrazione è ancora fumosa al riguardo, però come operatori del settore fiscale al fine di evitare spiacevoli sorprese ai nostri assisti sarà bene che si valuti come scritto sopra la possibilità di togliere da questa prima fase alcuni lavori “ minori” che potranno essere eseguiti successivamente, perché chi non riuscirà a centrare l’obiettivo del 30% dei lavori, dovrà necessariamente “accontentarsi” del 110% solo sulle spese sostenute entro il 30 Giugno perdendo così il diritto alla proroga.