Caf News 24, Sostegni a famiglie e imprese

IL BONUS ACQUA POTABILE NEL MODELLO 730/23

Nel modello 730/23 trova posto un particolare bonus, quello noto come “bonus acqua potabile” la misura di sostegno consiste in un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per sistemi di filtraggio e mineralizzazione, nel 2022.

La motivazione alla base dell’agevolazione va oltre la razionalizzazione delle riserve idriche ed investe anche la riduzione del consumo ed utilizzo di contenitori di plastica.

L’agevolazione è correlata alle spese per l’acquisto di sistemi di:

  • depurazione,
  • mineralizzazione
  • filtraggio
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare

ci si riferisce ad interventi, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti pubblici.

L’agevolazione considera anche le spese sostenute per l’installazione dei relativi sistemi.

La misura interessa sia le persone fisiche, sia le società per gli immobili adibiti allo svolgimento delle attività, ma anche gli enti non commerciali.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è correlato all’immobile ove l’impianto viene installato, dunque nel caso di più immobili il credito è applicabile fino a concorrenza della misura massima per ciascun immobile, di converso nel caso di un solo immobile, con installati più impianti di depurazione e filtraggio, varrà comunque il limite previsto per la tipologia di utilizzatore che è quello di seguito riportato:

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo tramite il servizio web.  

Attenzione al fatto che, la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022, pertanto essa è presente anche nella dichiarazione 2023 redditi 2022.

Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

Nel caso di utilizzo in dichiarazione il bonus acqua potabile va indicato nel Quadro G Crediti di imposta del Modello 730, codice 10.

Come si determina il credito.

Alle spese complessivamente sostenute si applica la percentuale prevista dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate che per l'anno 2022 è pari a 17,9005.

Nel caso si fruisse del credito d’imposta per più unità immobiliari, occorre compilare un rigo per ciascuna di esse.

Nel rigo G15 sono richiesti anche altri dati, vediamo cosa.

  • in colonna 3 Residuo 2021: indicare il credito d’imposta residuo che è riportato nel rigo 129 del prospetto di liquidazione (Mod. 730-3) del Mod. 730/2022, o quello indicato nel rigo RN47, colonna 46, del Mod. REDDITI PF 2022.
  • in colonna 4 Rata 2020: indicare il credito d’imposta utilizzato in compensazione nel modello F24 fino alla data di presentazione della dichiarazione.