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DAL DECRETO AIUTI UN INTERVENTO SULLE CARTELLE ESATTORIALI

Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato un emendamento al decreto Aiuti che prevede interventi a sostegno dei debitori erariali s

Un importante emendamento è stato accolto dalle Commissioni Bilancio e Finanze.

Chi pensava che per risolvere la questione degli arretrati delle cartelle esattoriali bastasse prorogarne “ad libitum“ il pagamento, auspico che al riguardo, qualche dubbio cominci a nutrirlo.

Non serve “allungare il brodo”, occorre un provvedimento di “sistema” connotato delle caratteristiche dell’efficacia ma soprattutto del coraggio. Se chi sia chiamato a capirlo l’abbia compreso, non è al momento dato saperlo, quello che invece è certo è che qualcosa si muove, come esplicitato in recenti interventi su queste pagine, l’agenzia per la riscossione, non più tardi di tre mesi or sono, ha ricominciato con la pedissequa applicazione delle norme precedenti l’epoca pandemica. Come se nulla fosse accaduto, o meglio, come se il sistema Italia si fosse definitivamente messo alle spalle ogni problema, ogni difficoltà, non solo, ma che nel frattempo avesse recuperato tutto quanto la pandemia gli aveva sottratto, in termini di liquidità e fiducia per il futuro.

Come se la pandemia fosse un lontano ricordo, ed al netto degli indicatori che la danno in vorticosa risalita ad oltre il 26%, c’è la guerra, la crisi energetica, i prezzi schizzati alle stelle, fagocitando in pochi attimi anni di deflazione.

Scenari apocalittici nell’ambito dei quali la politica su determinate questioni “balbetta” con provvedimenti appiccicati creando un “patchwork” spesso incomprensibile ed assolutamente inefficacie.    

Torniamo però alla questione, che interviene sulla disciplina relativa alla dilazione di pagamento di cui all’art. 19 del D.P.R. n. 602/1973.

Con il correttivo approvato viene raddoppiato da 60.000 a 120.000 euro il limite entro il quale, per ottenere la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fino a un massimo di 72 rate mensili, non è necessario documentare lo stato di temporanea situazione di obiettiva difficoltà finanziaria.

Ricordo infatti che la condizione per ottenere la dilazione è che si versi in uno stato di temporanea situazione di obiettiva difficoltà finanziaria, circostanza questa di difficile dimostrazione soprattutto in un momento come questo e per i motivi sopra ricordati, e poi aggiungo, se la situazione non fosse temporanea quale sarebbe la soluzione?

Preferisco passare oltre.

Suggerisco una possibile soluzione, il limite dei 120.000 è riferito ad ogni singola richiesta, perciò potrebbe essere possibile fare ad esempio 2 richieste da 80.000 euro.

Importante, viene aumentato da 5 a 8 il numero di rate, anche non consecutive, il cui mancato pagamento determina il venir meno della dilazione accordata dall’agente della riscossione.

L’emendamento non sterilizza però gli effetti della normativa vigente in relazione alla decadenza delle dilazioni, infatti come già previsto, se il piano decade per mancato pagamento di un numero superiore ad otto rate anche non consecutive, il carico non potrà essere rinnovato.

In ogni caso, la decadenza dal beneficio della rateazione di uno o più carichi non preclude al debitore la possibilità di ottenere, la dilazione del pagamento di carichi diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza.